di Enrico Ollearo
Neftali Ollearo, nel 1919 apre la sua prima officina di riparazione cicli e motocicli a Torino, e presto progetta un motore da applicare su telaio di bicicletta.
Nel 1921 viene così creata la prima bicicletta a motore Ollearo: un motore due tempi 132cc con cilindro e testa in ghisa, alettatura rettangolare parallela al terreno e trasmissione diretta a cinghia trapezoidale.
In poco tempo la casa torinese arriva alla costruzione di un cambio a ingranaggi sempre in presa di propria concezione, che mediante un sistema a scatto libero permette l’avviamento del motore effettuando mezza pedalata all’indietro.
Nel 1927 inizia la produzione dei nuovi modelli di motoleggera 175 cc “Tipo 2” con testa in bronzo e le moto Ollearo iniziano ad ottenere anche i primi piazzamenti nelle competizioni sportive grazie al pilota Giovanni Spina e al fratello Marco Ollearo pilota ma soprattutto valido costruttore di telai.
Interessante ed esclusiva la produzione del modello “Tipo Lady”, con il serbatoio posto in verticale per il pubblico femminile, oltre ad un motofurgoncino a tre ruote ad uso commerciale con guida posteriore.
Nel 1930, al Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo, viene presentata quella che fu considerata dalla stampa dell’epoca la vera novità dell’ anno: la “Tipo 4”, motocicletta spinta da motore a 4 tempi di 175 cc, posizionato longitudinalmente, con cambio in blocco a 4 rapporti, lubrificazione a sbattimento e trasmissione finale a cardano che, tra il 1930 e il 1932 evolverà nelle motorizzazioni da 350 cc tipo “Sirena”, 500 cc tipo “Perla” e 250 cc.
La produzione è interamente effettuate nell’officina di Torino, con l’ausilio di quindici operai e di tutti i membri della famiglia: dal montaggio del motore, alla costruzione dei telai, alla verniciatura.
La Ollearo produce telai su misura del cliente, seguendo la ferrea regola secondo la quale, per guidare bene una motocicletta, è necessario – da fermi – poter appoggiare agevolmente la pianta del piede.
Nel 1945, dopo il difficile periodo bellico, i modelli a quattro tempi vengono aggiornati con l’adozione della sospensione posteriore e della forcella telescopica e la Ollearo inizia la produzione di un motorino ausiliario per bicicletta da 49 cc con montaggio a rullo sulla ruota posteriore e cilindro rovesciato.
Nel 1952, una delle più grandi (per l’epoca) case motociclistiche piemontesi, la Fabbrica Italiana Motocicli Ollearo, chiude i battenti con una produzione stimata di meno di duemila unità.
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