di Pier Luigi Ollearo
Marco Ollearo è il fratello minore di Neftàli e nasce a Piverone giovedì 31 ottobre 1901 ed anche lui, al termine della classe 3 elementare, viene avviato al mestiere di contadino, ma come il fratello è attratto dalla meccanica ed infatti appena possibile, lo raggiunge a Torino nella bottega di corso Valentino 33, dove partecipa attivamente al passaggio della ditta Ollearo, dalla manutenzione – riparazione di biciclette a motore alla costruzione completa dei motoveicoli, telaio ed anche motore, a differenza della maggior parte dei concorrenti, che erano telaisti assemblatori ovvero comperavano e montavano motori, prevalentemente inglesi su telai di loro produzione.
Marco divenne quindi lo specialista dei telai, che costruiva in un unico pezzo, partendo dal cannotto dello sterzo, a cui ritornava dopo aver raggiunto l’asse della ruota posteriore, con un unico tubo di acciaio di oltre 5 metri, riempito di sabbia calda e piegato sulla forgia: un lavoro di estrema precisione.
Marco Ollearo oltre ad essere l’artista che realizzava telai perfetti, come fossero sculture, era attratto dalla velocità e quindi divenne il pilota collaudatore che affiancava Giovanni Spina, pilota professionista e portacolori della Ollearo, ma Marco non restava a guardare ed infatti la fotografia di cui sopra, lo ritrae a S. Margherita Ligure, vincitore sulla sua moto 125 cc. bicarburatore nel 1924.
La 125 bicarburatore numero 14 restaurata da Roberto Ollearo, è stata presente a tutte le rievocazioni storiche più significative, italiane ed internazionali.
Qui sotto al circuito cittadino di Treviso ha suscitato la curiosità di un campione del mondo, il primo italiano campione nella classe 500, il grande Umberto Masetti, che ha voluto provarla.
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